RESURREZIONE

 

Di

 

 Fabio “Tolstoj” Volino & Carlo “Puskin” Monni

 

 

PROLOGO

 

Il suo nome è Dormammu ed è un essere di grande potere. Tante volte ha cercato di conquistare l’universo in cui viviamo noi ignari mortali ed ha sempre fallito. L’ultima volta ci ha provato servendosi dell’Omegatron, una macchina creata da uno scienziato di un pianeta lontano per distruggere l’universo stesso. Ancora una volta ad opporsi ai suoi piani ci si è messo il suo più acerrimo nemico, il Dottor Strange, aiutato da un vasto gruppo di eroi, tutti coloro che una volta o l’altra hanno militato nel bizzarro non gruppo noto come i Difensori. Proprio sull’orlo della sconfitta, questi eroi sono riusciti a volgere gli eventi a loro favore, infliggendogli una bruciante umiliazione. Per molto tempo il Terribile Dormammu è rimasto a leccarsi le ferite, pensando ad un piano di vendetta, poi, finalmente, ha trovato il sistema perfetto.

Ed ora i cieli tremeranno di fronte alla sua collera.

 

FINE DEL PROLOGO

 

 

Nuova Dimensione Oscura.

 

“Si, odioso terrestre, io sono il creatore della Forza Oscura e ne sono il solo vero padrone!”.

Le parole pronunciate dall’Oscuro Signore e la risata che le accompagna colpiscono il Dottor Strange come una staffilata.

“Non può essere… stai mentendo” ribatte il Signore delle Arti Mistiche “Ho studiato la Forza Oscura durante i miei anni di apprendistato e la sua origine si perde nella notte dei tempi”.

“Come quella dello stesso Dormammu, sciocco mortale” replica il temuto “Credi quello che vuoi, non m’interessa. Innumerevoli secoli fa, come la tua razza misura il tempo, mi dilettai a creare questa dimensione tascabile come contenitore di una forza che un giorno mi sarebbe tornata utile ed ora quel giorno è arrivato. Secoli fa mi battei con il tuo mentore, l’Antico, e naturalmente lo sconfissi. Le energie liberate dalla nostra battaglia indebolirono i cancelli dimensionali e liberarono la Forza Oscura. A quell’epoca non ero interessato a quanto accadeva alla Forza Oscura, almeno finché non mi accorsi che numerosi mortali vi attingevano come fonte di potere. Dapprima la considerai come una semplice curiosità, ma infine ho cominciato a pensare che il potere oscuro poteva essere usato per sostenere i miei piani di conquista della dimensione terrestre”.

“E come?” chiede Rintrah.

“Risponderò alla tua domanda, ottuso bovino, perché mi diverte. Dopo il mio ultimo scontro con coloro che si fanno chiamare Difensori e dopo il fallimento degli ambiziosi piani della mia adepta Darklady, io elessi questo luogo a mia temporanea dimora in attesa di realizzare i miei obiettivi: ritornare a regnare sulla Dimensione Oscura e conquistare finalmente la dimensione terrestre. Trovai che il potere oscuro era contaminato: troppi esseri attingevano ad essa e questo mi impediva di realizzarne il pieno potenziale. Avrei potuto rovesciare facilmente questo stato di cose, ma se avessi agito direttamente, coloro che mi si opponevano sarebbero stati avvertiti del mio ritorno. Elaborai così un piano per controllare la Forza Oscura attraverso un ignaro soggetto. Tra coloro che esaminai trovai Stella Nera. Era perfetta. Giorno dopo giorno ho assunto il controllo delle sue azioni e ne ho fatto il condotto per il pieno potere della Forza Oscura, un potere che ora è soltanto mio”.

Mentre Dormammu parlava, Strange ha liberato gli eroi della Russia dai loro impedimenti, ma dopo quello che è successo loro, avranno la forza di combattere? E contro Dormammu, poi?

Cercando di sembrare più sicuro di se di quanto in realtà sia, l’ex Stregone Supremo della Terra si rivolge al suo avversario con una frase a suo modo storica:"Attento, Dormammu" dice "Prima che tu possa conquistare l’Universo, io, il Mago Supremo e la Guardia d’Inverno ti combatteremo sino alla morte!".

Il volto fiammeggiante del Terribile si contorce in un orribile sorriso. “È esattamente ciò che farete: morirete. Le altre volte, Strange, tu ed i tuo alleati avete vinto grazie a sotterfugi o perché combattevate su un terreno favorevole, ma stavolta siete nel mio regno ed il mio potere è sufficiente a distruggervi tutti con un solo gesto”.

E Strange trema, perché sa che ha ragione.

  

Mosca, Capitale Federale Russa.

Nel Palazzo della Lubyanka, sede del F.S.B., il Direttore di quell’organismo, il Colonnello Vazhin sta riflettendo quando una voce lo interrompe. “A cosa stai pensando, Alexei Mikhailovitch?”.

Dall’ombra emerge la figura di un uomo che indossa un cappotto aperto sotto  cui s’intravede l’uniforme blu degli agenti S.H.I.E.L.D.

“Che dovrei migliorare la sicurezza di questo posto, Yuri Sergeievitch, visto che non è riuscita ad impedirti di entrare” risponde, ironico, Vazhin.

Yuri Sergeievitch Brevlov, Direttore Regionale dello S.H.I.E.L.D. per la Russia, replica con un sogghigno, poi si siede davanti al suo interlocutore. “Immagino che tu sia preoccupato per quello che sta succedendo alla Guardia d’Inverno”.

“Vorrei sapere cosa sia successo loro, a dire il vero. Sono scomparsi ed il Governo ucraino si rifiuta di permettere l’ingresso delle nostre squadre speciali. Non si fidano”.

“Te ne meravigli? Non sono pochi a credere che nel tentato avvelenamento del loro Presidente ci sia lo zampino di noi russi. E con i nostri precedenti non mi stupirei se fosse vero. A proposito, tu non ne sai nulla, vero?”.

Vazhin si sfila gli occhiali da sole e punta il suo occhio buono verso l’interlocutore. “Non era una battuta divertente, Yuri Sergeievitch. Se hai certe curiosità, perché non provi a fare certe domande al S.V.R.?”.

“Forse lo farò, un giorno o l’altro. Adesso parliamo d’altro. Idee su cosa possa essere successo?”.

“Nessuna, se non una sensazione: che tutto questo sia solo il prologo a qualcosa di tremendamente sinistro e di estremamente pericoloso per tutti”.

“Ho imparato a fidarmi dell’istinto di un vecchio guerriero… specie quando ho anch’io lo stesso presentimento”.

I due vecchi guerrieri si scambiano uno sguardo preoccupato.

 

Nuova Dimensione Oscura.

 

Gli eroi si lanciano all’attacco solo per venire facilmente respinti da uno schermo mistico di Dormammu.
“Ripensandoci…” dice il Terribile signore oscuro “… non siete degni della mia attenzione. Lascerò ai Senza Mente il compito di schiacciarvi. È una cosa che sanno fare molto bene”.

Un solo suo gesto ed i terribili esseri sono liberi di scatenarsi. Non è un caso che siano conosciuti come Senza Mente, perché è questo che sono: esseri guidati da puro istinto, un istinto per la distruzione che li spinge a combattere tra di loro quando non vi sono altri nemici in vista. Innumerevoli ed inarrestabili, il loro numero e la loro forza li rendono assolutamente invincibili. Ed è questo nemico invincibile che la Guardia d’Inverno ed i suoi nuovi alleati debbono affrontare.

Il Guardiano d’Acciaio non parla. Dietro la maschera, i suoi occhi blu acciaio appaiono duri e freddi. Valuta la situazione e la trova disperata. Non importa: è facile combattere quando le probabilità sono a tuo favore, ma è quando tutto è contro di te, quando sembra proprio che non puoi vincere che si vede la tempra del combattente e quelli accanto a lui sono i miglior combattenti che potrebbe desiderare di avere al suo fianco per la sua ultima battaglia. Non che intenda proprio morire oggi, s’intende. I suoi pugni si stringono ciascuno su un disco d’impatto, che lancia contemporaneamente. Colpendo due Senza Mente, che non se ne accorgono minimamente. Non si aspettava niente di diverso, ma è seccato lo stesso, mentre recupera i due dischi, che tornano nelle sue mani. Contemporaneamente incita i suoi:“Combattete, Guardia d’Inverno… per il vostro paese e per il mondo!”.

I Senza Mente si avvicinano: gli incantesimi di Rintrah li rallentano, ma non li fermano e presto sono loro addosso. I Guardiani d’Inverno combattono come meglio possono, usando ogni oncia del loro potere. Tigre Siberiana, ormai privo di controllo e freni morali, si lancia contro i nemici. I suoi artigli colpiscono, ma senza effetto visibile. I colpi  dei Senza Mente lo lanciano lontano, ma il mutante felino non si dà per vinto e torna all’attacco.

Poco distanti, Rintrah ed il Dottor Strange stanno affrontando Dormammu. Per quanto si battano con coraggio, gli incantesimi dei due stregoni non sortiscono alcun effetto: Dormammu è decisamente più forte di loro. La coscienza della sua inferiorità non frena la determinazione di Strange. Forse non potranno sconfiggere Dormammu, ma non c’è scelta: devono provarci o il loro mondo sarà perduto. Eppure il Terribile Dormammu se la ride dei loro incantesimi, devia ogni attacco con facilità estrema, mentre loro diventano sempre più deboli e le loro difese stanno cedendo. Possono solo guadagnare tempo e sperare.

 

Da qualche parte nella Siberia Centrale.

 

Arkady Gregorievitch Rossovich, alias Omega Red, ultimo residuo di una Guerra Fredda combattuta ed ormai persa da tempo si sta gustando una sana vodka quando davanti a lui compare un'immagine, una proiezione mentale, per essere esatti, creata grazie ai poteri mentali della telepate Elena Ivanova. È l’immagine di un uomo che lui riconosce quasi immediatamente: il Generale Yuri Stalyenko, Vice Direttore del G.R.U. Non si sono mai incontrati, lo conosce solo di fama, ma sa che è un uomo da non sottovalutare. Per lui potrebbe significare guai.

“Come vanno le cose, Arkady Gregorievitch?” chiede Stalyenko con aria di finta bonomia “Mi hanno detto che ti sei messo in affari”.

“Ed a te cosa interessa, Generale?” replica, stizzito, Arkady “Da quando in qua il G.R.U. si occupa del tipo di affari che faccio io? Non lavoro più per voi, ormai. Vi ho dedicato gli anni migliori della mia vita e ne sono stato ripagato venendo accantonato come una scarpa vecchia e cacciato come un criminale per aver fatto ciò per cui ero stato addestrato”.

“Una deplorevole situazione, lo riconosco, ma sono qui appunto per porvi rimedio: ho una proposta per te”.

“Che proposta? Perché dovrei darti retta? Dammi una sola buona ragione per cui dovrei inoltre rinunciare al potere conquistato ultimamente?”.

“Non dovrai rinunciarci affatto, puoi tenertelo per quel che mi riguarda. Sappi comunque che questo potere è ben poca cosa in confronto a quello che sto per offrirti, qualcosa connesso alle tue stesse origini”.

“Dimmi di più” ribatte, interessato, l’uomo chiamato Omega Red e Stalyenko sorride, perché sa di averlo agganciato.

 

Nuova Dimensione Oscura.

 

Stella Nera osserva i suoi amici letteralmente coperti dai Senza Mente: suo fratello Vanguard, che cerca vanamente di abbatterli restituendo loro la loro stessa energia; Vostok, i cui poteri di controllo delle cose artificiali sono del tutto inutili in questa situazione; Tigre Siberiana, che non molla nonostante sia ormai pesto e lacero; Ursa Major, che colpisce senza dare tregua; Perun, l’unico i cui sforzi sembrano avere un qualche successo, ma per quanto? Airstrike e Dinamo Cremisi, che si battono fianco a fianco con tutte le loro armi. Ma su tutti svetta la figura bianca, rossa e blu del Guardiano d’Acciaio, che non smette di incitarli, di spronarli a combattere, gettandosi lui stesso nel mezzo di una battaglia che non ha speranza di vincere.

La rabbia monta nel cuore di Stella Nera, mentre la bionda eroina si solleva al di sopra dello scontro ed alla fine erutta in un formidabile scoppio di energia oscura, al termine del quale i Senza Mente sono scomparsi.

Per un attimo tutto è silenzio... poi ecco la sinistra risata del Terribile Dormammu. Contemporaneamente, il Temuto con una mano respinge con noncuranza gli attacchi di Rintrah e Strange, come se fossero nulla più che insetti noiosi.

Stella Nera vola al suo livello. “Adesso basta!” urla, mentre un’ultima scarica d’energia oscura erutta dalle sue dita.
Dormammu ride nell’attimo in cui l’assorbe, mentre Strange è colto da un’improvvisa consapevolezza ed urla un disperato:“NOO!!”.

Ma ormai è troppo tardi.

 

In vari posti del pianeta.

 

Il suo nome è Cloak ed è un vigilante temuto nella zona intorno alla 42° Strada ed in altri posti malfamati della città di New York. Sta dando la caccia ad alcuni spacciatori di droga quando… un improvviso brivido percorre il suo essere composto quasi interamente di Forza Oscura. Il grido che gli sfugge dalle labbra mentre crolla al suolo spaventa la sua partner: Dagger.

Ty, cosa ti succede?” urla.

“Non... lo so…” risponde a fatica Tyrone Johnson “… è stato come se fossi lacerato dall’interno, ma ora sta passando”.

 

Nel rifugio segretissimo della Villains LTD, l’uomo chiamato Switch si sveglia ansimante e con un atroce mal di testa che ormai sta passando. Era solo un incubo, forse?

 

Nuova Dimensione Oscura.

 

Dormammu ride mentre la Forza Oscura, ormai sotto il suo pieno comando, si estende a fiotti che cercano di ingabbiare Strange e Rintrah. Con fatica, i due maghi li evitano, ma sanno che non potranno farlo per molto. Alla fine, un anello di Forza Oscura si stringe attorno a Stella Nera, ormai svuotata d’ogni energia, e la trascina all’interno della materia oscura. Facendola sparire agli occhi di tutti. La fine è dunque arrivata per il Mondo ed i suoi difensori?

Improvvisamente un piccolo disco colpisce il Temuto al petto: Dormammu si gira verso la fonte di quel nuovo fastidio e vede il Guardiano d’Acciaio, ed accanto a lui gli altri eroi membri della Guardia d’Inverno e la Dinamo Cremisi.

"Non hai ancora vinto, mostro: hai fatto i conti senza di noi" dice il Guardiano.

Dormammu ride, sinceramente divertito. “Credi di impressionarmi, patetico mortale?” replica  “Potrei distruggervi tutti con un semplice pensiero, se solo lo volessi”.

"Questo lo vedremo!" urla il Guardiano.

E spinti dalla parole del loro capo, gli eroi russi si scagliano contro Dormammu e lo colpiscono con tutto ciò che hanno, senza esitare o cedere allo scoraggiamento. A loro si aggiungono anche la Dinamo Cremisi e l’Unicorno, ben consapevoli che in un universo dominato da Dormammu non c’è posto per loro ed allora tanto vale cadere combattendo. Infine anche Rintrah e Strange entrano nella lotta con rinnovato vigore. Forse, pensa Strange, c’è ancora speranza per tutti loro.

.

Un molo di San Pietroburgo.

 

Un’immensa nave da carico attracca. In breve tempo vengono scaricati dei grandi container ed altre casse più piccole. Improvvisamente, mentre tutti sono occupati con le operazioni di carico e scarico, un’ombra sfuggente compie un imponente balzo dal ponte e sparisce alla vista. A coloro che l’hanno vista sembra una figura umana di grandi proporzioni.

"Cos'è stato?" chiede un marinaio.

"Non lo so" risponde un altro "Sembrava... verde".

 

Nuova Dimensione Oscura.

 

Sarà per l’intensità delle raffiche, o per il coraggio dimostrato dai suoi opponenti o per qualche altra inspiegabile ragione, ma Dormammu vacilla sotto i colpi dei suoi avversari. Questi piccoli vermi terrestri lo stanno mettendo in difficoltà? Impensabile. Ha commesso un errore: si è affidato pressoché completamente alla Forza Oscura ed il suo controllo su di essa, attivo da pochi minuti, non è ancora pienamente efficace. Ma adesso basta, non sopporterà quest’indegnità più a lungo, lui… Un momento… cosa sta succedendo? Sembra quasi che ci sia un rivolgimento nella Forza Oscura, ma cosa…? Improvvisamente dalla massa in tumulto di materia nera ecco uscire Stella Nera, il volto che esprime una rabbia incontrollabile ed anche una forte concentrazione.
La battaglia si ferma di colpo, mentre Stella Nera si libra in volo e dalle sue dita escono tentacoli di Forza Oscura che avvolgono Dormammu. L’Oscuro signore si rende conto che la ragazza ha ripreso il controllo della Forza Oscura, ma prima che possa fare qualsiasi gesto di reazione è completamente avvolto da un bozzolo di nero nulla. Quello che si sente ora uscire da questo bozzolo è forse un… urlo di disperazione?

Infine il bozzolo si dissolve e Stella Nera cade stremata, ma la sua caduta è interrotta dalle forti ed al tempo stesso gentili braccia del Guardiano d’Acciaio. “Riposa, piccola Laynia” mormora il simbolo vivente della Russia “Hai fatto più del tuo dovere”.

Intanto gli occhi di tutti si  puntano sulla figura emersa dal bozzolo: Dormammu ha perso la Fiamma delle Faltine attorno al suo volto ora umano!

“Cosa… cosa mi è successo?” mormora.

“Hai esaurito il tuo potere… almeno per il momento” gli spiega Strange “Hai giocato con forze più grandi di te. La Forza Oscura ti ha svuotato di ogni energia arcana ed ora che sei indifeso posso disporre di te”.
Un gesto e Dormammu è avvolto dai mistici Anelli di Raggador, un altro e nel tessuto del tempo e dello spazio si apre un varco in cui il Temuto viene scagliato mentre urla impotente la sua rabbia.

“Che ne è stato di lui?” chiede il Guardiano d’Acciaio.

“È stato esiliato in una dimensione molto lontana.” risponde Stephen Strange “Anche quando avrà ripreso il suo potere gli sarà molto difficile tornare indietro e per allora avrò approntato un’efficace difesa mistica contro di lui”.

Mentre parla, la Materia Oscura si ritrae sempre di più condensandosi in una forma particolare, una figura umana, quella di una donna che tutti credevano morta: Katrina Bulikova!

Mentre Vanguard corre a sollevare la sua esanime figura, tutti si fanno una muta domanda: è proprio quella vera, che fino ad ora era rimasta prigioniera all’interno della Materia Oscura, oppure è solo un simulacro, forse creato dall’ultimo scoppio di potere di Stella Nera? È una domanda per un altro giorno, ora altre questioni più pressanti li aspettano.

“Questa dimensione sta collassando su se stessa” annuncia il Dottor Strange “Dobbiamo andarcene immediatamente”. Il Signore delle Arti Mistiche fa un gesto e con un lampo accecante gli eroi scompaiono.

 

Ucraina.

 

Il gruppetto di eroi ricompare in Ucraina, là dove tutto è cominciato e dove tutto sembra, finalmente, tornato alla normalità: l’incubo è finito. Ma è davvero così? Lo è davvero, quando i membri della Guardia d’Inverno sono stati duramente colpiti e forse irrevocabilmente cambiati, pensa Vanguard. Poi è distratto da un’esclamazione del Guardiano d'Acciaio:“Stella Nera è scomparsa”.

Nulla finisce mai veramente.

 

FINE

 

NOTE DEGLI AUTORI

 

E così, eccoci arrivati finalmente in fondo a questa lunga storia i cui primi effetti si sono visti sin dal primissimo episodio di questa serie dedicata al supergruppo della Federazione Russa. Di note, in fondo, ce ne sono poche:

1)     La Guardia d’Inverno ha affrontato quello che forse è stato il suo nemico più grande ed ha vinto, anche se forse ha poche ragioni per gioirne. Le cicatrici, soprattutto quelle psicologiche, di questa battaglia li tormenteranno ancora per qualche tempo.

2)     Yuri Sergeievitch Brevlov è uno dei primi personaggi ricorrenti di nazionalità russa apparsi nell’Universo Marvel. Creato da Roy Thomas & Marie Severin in The Incredibile Hulk, Vol 1° #106 (per noi italiani Uomo Ragno Corno #101) dell’agosto 1968, era a capo di una branca degli allora Servizi Segreti Sovietici che era il contraltare del Patto di Varsavia dello S.H.I.E.L.D. all’epoca in cui quest’organizzazione era, di fatto, sotto il controllo NATO (ed ancor più di fatto sotto quello degli Stati Uniti). In seguito è comparso varie volte ed è stato strumentale nella creazione dei Super Soldati Sovietici, il nucleo da cui, in seguito, si è sviluppata la Guardia d’Inverno. Io ne ho fatto, ironia della sorte, il responsabile dello S.H.I.E.L.D. (oggi Servizio dell’ONU) per la Russia ed in questa veste  probabilmente lo rivedremo ancora.

3)     Nota di Continuity, per coloro che ci tengono: il Dottor Strange compare qui prima degli eventi visti in Uomo Ragno #55. L’apparizione di Switch è probabilmente da collocarsi dopo Villains LTD #10.

4)     Nota di ipercontinuity: i risultati di questa battaglia hanno causato un temporaneo indebolimento delle energie magiche che ha consentito, senza che i protagonisti ne fossero consapevoli, ad un nutrito gruppo di eroi di liberarsi da una prigione magica costruita da Padron Khan e ad un altrettanto nutrito gruppo di altri eroi di superare senza troppi problemi le difese magiche della fortezza di Khan stesso, come dettagliato in Marvel Knights #2005.

 

Fabio & Carlo

Una storia mai narrata, ma a cui l’Antico fa riferimento in Strange Tales, Vol 1° #126 (Uomo Ragno, Corno, #39)

In Difensori, MIT #1/3

In seguito agli eventi narrati in Inferno² e storie collegate.

Federal'naya Sluzhba Bezopasnosti, ovvero il Servizio di Sicurezza Federale, l’agenzia che si occupa di controspionaggio e sicurezza interna della Federazione Russa.

Sluzhba Vneshney Razvedki, ovvero: Servizio informazioni Estere, l’agenzia erede del K.G.B. come il F.S.B. ma che si occupa di spionaggio all’estero.

Glavnoye Razvedovatel'noye Upravlenie, Direzione Principale Informazioni, il Servizio Segreto delle Forze Armate Russe. (Sto facendo incetta di acronimi sembra. -_^)